Anni Settanta
1971 - Armeria e Negozio per prodotti per l'Agricoltura di Lorenzo Bonsignore in piazza Matteotti (Turri bianca)
Questo luogo per noi che praticavano la Caccia fungeva, anche, da club esclusivo, dove si trascorrevano ore a parlare delle avventure venatorie e si faceva a gara a chi la sparasse più grossa. Don Lorenzo faceva da moderatore e da consigliere. Gli agricoltori si fornivano da lui, pure, per fertilizzanti e prodotti chimici per i vari usi in campagna.
Nella foto: Don Vincenzino Scirè, Pietro Sciuto,, Lorenzo Bonsignore, Angelo Sossio (pur avendo una sola mano, era un ottimo cacciatore), Antonino Di Cara, Nino Di Lorenzo (Rachela), Francesco Burzotta, dietro: Pino Burzotta, Vito Lentini, Nino Basone
Vincenzo Scirè, Lorenzo Bonsignore, Angelo Sossio, Antonino Di Cara, Antonino Di Lorenzo (rachela)
1971 - Macelleria di Salvatore Mauro in piazza Matteotti
Lorenzo Bonsignore, ?, Giacalone, lu zu Cola Ferrantello (cieco), Cliddu Mauro, ?, Salvatore Mauro
Ricordo di Lorenzo Bonsignore, tracciato dal rag. Felice Evola (impiegato comunale), in una sua pubblicazione:
"... per la complessa attività di vendita di prodotti vari e diversi, assisteva alla trasformazione del suo negozio in un inconsueto "salotto volante", vivacizzato da personaggi che, a motivo delle loro attività produttive, professionali e sportive, provvedevano ai nuovi acquisti per le scorte; ma, come se seguissero un'usanza istauratasi per caso e divenuta gradevole pressi, si fermavano a conversare del più e del meno che riguardasse le loro attività, o la vita, in genere. Erano contadini che si fornivano dei fertilizzanti, del "silestro" per la vigna e degli anticriptogamici per gli usi, in generale, in agricoltura, ma anche attrezzi vari per i lavori agricoli; erano i cacciatori che acquistavano le polveri da sparo ed il piombo o, addirittura, le cartucce preparate, ma vi erano anche cittadini che, muniti del regolare permesso di porto d'armi, acquistavano fucili ed anche pistole con i relativi armamentari di funzionamento. Lorenzo Bonsignore era il titolare del negozio e lui era la fonte del sapere su tutto e per tutti, e credo che ancora oggi, pur anziano, non si risparmia nell'essere il Lorenzo di sempre. Era motivo in più. questo, per dare maggiore importanza alla attività negoziale, che risultava di comprensibile utilità per i clienti e di profittevole vantaggio delle attività.
E dentro il negozio, dove mai io sentii parlare altra lingua che non fosse il dialetto siciliano, si infervoravano discorsi tra i presenti, comodamente seduti sui "fillizzi"; e, poi, critiche, riflessioni, giudizi, apprezzamenti, quando si trattava la politica; notizie e comunicazioni sulla caccia, specialmente se si trattava di "trasuta" di caccia reale ai "magi" di Santa Nicola, i livelli e i margini dei laghi per l'uso dei "caicchi"; di verificate presenze abbondanti di conigli e di lepri, ma anche di volpi e di nottole (baddottuli), di furetti e di cani; di cartucce e confezionate o da "parare", da potere usare a seconda delle previsioni del tempo e dei venti; ma v'era un vero e proprio scambio di notizie "professionali" riguardanti tutte le colture e le vegetazioni agricole.
Lorenzo Bonsignore, altro Signore della piazza Torre Bianca. Non era lui a reggere il negozio ma la sua personalità di uomo mite, tranquillo e paziente, affabile e comprensivo; e tante qualità gli accattivarono rispetto ed amicizia unanimi.
Lorenzo Bonsignore, altro Signore della piazza Torre Bianca. Non era lui a reggere il negozio ma la sua personalità di uomo mite, tranquillo e paziente, affabile e comprensivo; e tante qualità gli accattivarono rispetto ed amicizia unanimi.
Ferramenta Salvatore Sardo e figli
Pino Loreto, Salvatore Tumbiolo, Pietro Giomgrande, Tommaso Grosso, Goffredo Serra, Nicola Sardo, Gunnella, Santino bianco, Giovanni Serra, Ignazio Lipari, Alberto Tumbiolo, Salvatore Sardo Junior, Riccardo e Dario Casuccio, Melchiorre Denaro
Cartolibreria "Athena"
Prima sita in via San Giuseppe e poi in corso Umberto I
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