mercoledì 10 maggio 2017

Cultura Periferica

I giovani inizino a darsi una mossa per migliorare la città in cui vivono partendo dagli spazi inutilizzati e dalla creatività.
Periferica è un progetto di rigenerazione urbana che nasce dall’Associazione no profit Corda di Mazara, che con Periferica, appunto, vuole portare avanti l’obiettivo di rigenerare le periferie della città attraverso l’arte, il gioco e la cultura. Portato avanti da uno staff under 24 di soli studenti universitari di Architettura, Design, Lettere, Multimedia, il progetto è riuscito nel settembre 2013 a riunire università, studenti, associazioni ed imprese per convertire una cava di tufo di 3000 mq del quartiere Macello in un potenziale spazio per associazioni culturali, attraverso un festival di una settimana con un budget limitato di 7000 €.
Al festival, totalmente autofinanziato, hanno partecipato studenti italiani, stranieri, docenti universitari, artisti, architetti, designer, dando vita ad iniziative culturali gratuite come workshop, laboratori, rassegne cinematografiche per una settimana.
Un mese dopo, il progetto mazarese conquista il Primo Premio al concorso Nazionale RIUSO bandito dal consiglio Nazionale degli Architetti come miglior progetto per la rigenerazione urbana sostenibile su oltre 400 progetti italiani e stranieri presentati.
Durante Natale, avviano “#periferici: la periferia di Mazara si racconta”, un progetto d’indagine del territorio che unisce le testimonianze visivo-emotive di luoghi degradati ed abitanti di Mazara. Un lavoro incredibile, anche questo totalmente auto gestito e finanziato.
Adesso, Periferica è stata selezionata tra i 40 progetti finalisti (su 600) di CheFare, un concorso nazionale che mette in palio 100.000 € per il miglior progetto culturale italiano. C’è tempo fino al 13 Marzo per votare e raccogliere 5000 voti per passare alla fase successiva. A quel punto, una giuria di saggi sceglierà il vincitore tra gli 8 progetti più votati da internet.
Votando, si permetterà all’associazione Corda ed alle comunità di quartiere di continuare il processo di riqualificazione e promozione delle periferie di Mazara del Vallo.
Per votare non c’è bisogno di Facebook, basta andare sul sito www.che-fare.com, cliccare il progetto numero 29, una mail e 30 secondi di tempo.
oppure cliccare al link diretto.
“Siamo entusiasti e più che mai tenaci, come quando è nato il progetto.” -Afferma Carlo Roccafiorita, architetto, fondatore di Corda e Periferica-

“Avevamo un’idea: riunire i giovani di Mazara, università ed imprese per migliorare la città con iniziative incondizionate e spontanee. Adesso Periferica compete con altri 40 progetti di tutta Italia per aggiudicarsi 100.000 €, e bisogna raccogliere 5000 voti online entro un mese.
Abbiamo ricevuto 800 voti in soli 4 giorni. Questo è un segnale per noi fortissimo.
La gente ha capito che non si tratta di politica, né di scegliere tra un portavoce o un rappresentante: bisogna scegliere se migliorare Mazara oppure no. Abbiamo dato vita ad un progetto apolitico che mette insieme meccanismi culturali per sollevare le periferie dal degrado, lo abbiamo dimostrato e siamo stati anche premiati.
A settembre abbiamo iniziato da quartiere Macello, e lo stesso vogliamo fare in altri quartieri di Mazara: creare delle piccole realtà dove poter giocare, studiare, collaborare, convertendo gli spazi morti della città. Mazara ha dei problemi enormi, e per risolverli noi vogliamo partire dagli spazi, adeguandoli alle esigenze delle comunità: cultura, arte, gioco, identità. Ma per portare avanti il progetto in maniera autonoma abbiamo bisogno di fondi. Bisogna votare subito, far votare tutti e condividere l’iniziativa. Facciamo vedere che la cultura in Sicilia è solo un fatto di opportunità”

Il gruppo dei giovani di Periferica
La latomia (pronuncia latomìa o, alla latina, latòmia) deriva dal latino lātomĭae che a sua volta deriva dal greco latomíai composto da lâs, pietra, e tomíai da témnein, tagliare. Nell'antichità greco-romana erano cave di pietra o di marmo.
Tra le tante cose questi baldi giovani  si sono occupati di una delle aree ipogee più grandi della città, guidati da una fortunata intuizione e molta tenacia. Hanno scoperto luoghi di un'incredibile potenza evocativa, chiuso da decenni, pieno di iscrizioni, tracce ed oggetti lasciate chissà quando, chissà da chi. Uno spazio ancor più grande ed antico della cava nella quale lavorano, con evidenti problemi di sicurezza certo, ma con enormi potenzialità. Questo deve far riflettere su quanto sia necessario mappare questi luoghi attraverso una rilettura critica, che indaghi le reali potenzialità di un patrimonio ancora superstite e tutelabile. La loro piccola cava ci ha fatto un regalo alla comunità. Un enorme regalo. Dopo alcune indagini, hanno aperto un antico varco all'interno di una delle gallerie per scoprire l’unico accesso ad una enorme area ipogea. Uno spazio incredibile, lunare, pieno di incisioni, e che, come potrete immaginare, lasciano senza fiato.Si apre un capitolo nuovo, non solo per Periferica, ma per una piccola comunità che ha creduto in una visione: quella che da sempre vede i muri non come ostacoli, ma opportunità.
Ecco alcune splendide immagini da loro realizzate di questi fantastici luoghi, che scatenano una miriade di sensazioni.






lunedì 8 maggio 2017

 1960 - Creazione "Centro per Studi Siculo Arabi"
Giovanni Venezia (Giornalista, prof. Giuseppe Inzerillo (poi Provveditore di Ferrara), ? , Francesco Ajello (bancario), Giardina (artista), Francesco Safina (poi sindaco di Mazara), prof. Umberto Rizzitano, docente Universitario  che a Palermo dove fece rifiorire gli studi arabo islamici.
In seguito, dopo la chiusura del centro,  Gianni Di Stefano, preside del Liceo Gian Giacomo Adria, riprese l'iniziativa e istituí, nella sua scuola, l'Istituto di Studi Arabo- Islamici "Michele Amari".