venerdì 5 aprile 2013

Prof. Roberto Burgio

1919- 2014 
Eletto cittadino onorario di Mazara del Vallo dal sindaco Nicolò Vella

Giuseppe Roberto Burgio, Maestro della Pediatria, è scomparso a Pavia l’8 marzo 2014 a pochi giorni dal compimento del suo 95esimo compleanno. Aveva cominciato la sua carriera professionale e scientifica a Palermo, all’interno della Clinica Pediatrica, in anni difficili, caratterizzati da povertà, indigenza e guerre. Fu tra gli artefici di una nuova concezione della Pediatria come disciplina sociale e di prevenzione. Ha contribuito a traghettare la Pediatria da disciplina ancorata a una vecchia concezione di Medicina dell’infanzia intessuta di aspetti filantropici a scienza moderna fatta di metodo, di indagine, di evidenze, di riferimenti e collaborazioni internazionali, di bioetica e di etica clinica, di comunicazione e counseling. A lui si devono discipline nuove per la Pediatria italiana, prima fra tutte l’immunologia pediatrica, nata all’insegna dell’ “Io biologico”, inteso come fattore decisivo di identità e di individualità. Alle sue intuizioni, da Presidente della SIP, si devono alcuni dei passaggi fondamentali per l’attuazione della Pediatria di famiglia come struttura organizzativa delle cure primarie pediatriche. Ha formato intere generazioni di pediatri e ha lasciato una scuola di pediatri e di docenti che danno lustro oggi alla Pediatria in Italia e nel mondo. Lavoratore instancabile, dedito al lavoro scientifico con una passione sempre giovanile, ha pubblicato contributi scientifici di primo livello per rilevanza e diffusione internazionale e una serie di volumi e di libri dedicati alla formazione degli studenti in Medicina e dei pediatri italiani. Tutti coloro che hanno conosciuto e ascoltato il professor Burgio durante lezioni e conferenze, ricorderanno per sempre le sue doti di grande oratore e di vero affabulatore. Il suo modo di comunicare era chiaro e conciso, centrava il messaggio senza sovrastrutture oratorie e con un eloquio inconfondibile. Pur avendo attraversato tutte le fasi della Pediatria italiana lungo un intero secolo, aveva sempre lo sguardo rivolto al futuro, ai progressi della Pediatria diventata un’area vasta fatta di cure primarie, di assistenza ospedaliera e di specialità. Era sempre molto legato alle vicende del mondo universitario e della Società Italiana di Pediatria. Quando ricevette la nomina a Maestro della Pediatria la sua emozione era palpabile; pur essendo aduso ai premi, questo aveva per lui una sapore particolare perché proveniva dagli oltre 9000 soci SIP e gli veniva assegnato all’interno del Congresso nazionale. Nel corso del suo ultimo intervento pubblico, al 69° Congresso nazionale SIP a Bologna nel mese di maggio del 2013, ci disse che quello sarebbe stato il suo ultimo Congresso nazionale e scrisse una pagina molto intensa con alcune riflessioni sul ruolo del pediatra medico del bambino e della sua famiglia, interprete dei loro bisogni, attento alle tematiche della prevenzione e della promozione del benessere anche psichico e relazionale. Oggi, a conclusione della sua lunga e feconda vicenda umana, siamo orgogliosi di poter consegnare alle future generazioni i frutti (tanti e preziosi) del suo lavoro clinico, accademico, scientifico ed editoriale.


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