martedì 1 febbraio 2011

Sacre Reliquie Goliardiche

Un biglietto d'invito del 1957 per una serata al Cine Teatro Vaccara (oggi Rivoli)






1963
In "pregiata" carta igienica dell'epoca




1964






Questo biglietto si rese necessario per scongiurare la partecipazione ad un'altra festa organizzata, in contemporanea, da "dissidenti" contestatari che volevano speculare, ma il loro tentativo fallì. Alla loro festa non andò la stragrande maggioranza dei goliardi. 


1964 - Boccone del Povero - Recital








1969 - Programma



Disegno posto nella parte verso
La firma era di "Mike" (al secolo prof. arch. Michele Argentino)

Tessera d'Iscrizione


Lato B

Altra tessera
Lato A


Lato B

Tesserino di dignitario di corte del Sultanato
Sultano protempre: Walter I (al secolo Pino Catalano)



Lato interno


Stemma dello Speron di Ferro


Altra versione


Logo sul mantello


La più sacra delle mie "Reliquie - Affiliazione all'Ordine
La dignità di feudatario in quanto Sultano del Vallo e titolo più rilevante tra gli Ordini Vassalli


Stemma de lo Sultanato
Gonfalone







(cliccare sull'immagine per una migliore visione)

Una "reliquia" del 1969 di quando ero Sultano del Vallo, capo della Goliardia mazarese col nome di Walter I° . (Il Sultanato del Vallo era un ordine vassallo dello Speron di Ferro di Palermo). Si tratta del tradizionale papello che le matricole dovevano necessariamente pagare, quale tributo agli anziani, per entrare ufficialmente a far parte, a pieno titolo, della grande famiglia dei goliardi. Era un rito a cui nessuno poteva sottrarsi, e pur se talvolta poteva sembrare un atto di prevaricazione o "nonnismo", eseguito con lo spirito che ci animava (allora) era invece una simpaticissima cerimonia, una vera e propria "recita", a cui tutta la comunità goliardica partecipava con sommo piacere. Oggi, riviste dopo tanti anni, sembrano cose assurde, irreali, ma vi posso assicurare che sono stati periodi belli che hanno consentito di temprarci il carattere e di farci maturare. Lo spirito che ci guidava era sano e sincero, solo pochi speculatori (quelli non mancano mai, che in seguito si sono riciclati nei vari movimenti politici post sessant'otto) hanno approfittato di questa sana organizzazione lucrando. I goliardi "veri" erano animati da altri valori morali ed erano il fior fiore della gioventù italiana che ancora aveva degli ideali a cui ispirarsi e con cui confrontarsi!

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