Poetessa, scrittrice, giornalista, e nei suoi ultimi anni di vita, anche pittrice
1956 -Magia
Scese dal cielo un giorno
un angelo pittore
e gli erano attorno,
come agnelli al pastore,
curiosi i cherubini.
Chissà che vorrà fare?
- dicevan tutti in coro -
Che vorrà pitturare
coi suoi colori d'oro?
A un tratto il lungo volo
egli arrestò in un piano
brullo, sterposo e solo.
Insieme, sopra un ramo
stettero i cherubini:
parevano uccellini.
Comparve sulla tela
una verde pianura,
dolcissima pastura
a beati agnellini.
Ma questo qui non c'era!!
- dissero i cherubini -.
E invece c'era, c'era,
l'ondulata pianura!
Dal pennello sorgeva
un vigneto, un frutteto
verde dai frutti d'oro...
Ed ecco, intorno a loro
sorgere quelle cose
incantate, maliose
venute su dal nulla
nella pianura brulla...
Si strinsero vicini,
muti dallo stupore
e inquieti i Cherubini.
Il fiume proprio no!
Ma ecco in fondo al prato
un nastro luccicante
d'improvviso spuntò,
che correa verso il mare...
Stupiti i Cherubini
chiesero al gran pittore:
Vuoi dirci per favore
questi luoghi divini
a chi l'hai tu donati?
Scherzavano beati
sul prato gli agnellini
E l'angelo rispose
alle domande ansiose:
Un giorno sorgerà
sulla grande pianura,
tra questo fiume e il mare,
una bella città
che a me sarà più cara.
Si chiamerà: Mazara
Pasqua di Resurrezione
Il sole tramontò nel cielo fosco
di nubi nere, e lampeggianti guizzi
di lucide saette
come lame ferivano quei nembi.
Pallido esangue sulla nera croce
reclinò Cristo la sua testa mite
ed anelò nell'ultimo sospiro.
La dolorosa voce
de la pia Madre si levò sommessa;
taciti e mesti nel dolore immenso
d'Arimatea Giuseppe e Nicodemo
offrirono devota sepoltura
al Dio mortale
Splendeva il sole su nel ciel turchino
e tra una nube di bei peschi in fiore
nella sua veste candida di lino
riapparve a Maddalena il Redentore.
Fu una festa di luci e di colori
apparve ancora tra i devoti il Cristo;
alzò la mano a benedire e diede
l'ultimo dono del suo grande amore.
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