Soffrire di Glaucoma congenito, nel 1962, era una vero dramma, in special modo se si abitava nel profondo Sud. Questa sfortunata circostanza è capitata ad un nostro piccolo concittadino, che è stato uno dei primi, se non il primo, che ha usufruito, nella nostra comunità, di un "viaggio della speranza" verso uno dei Santuari Sanitari. Il piccolo nato il 26 febbraio 1962, presentò subito i segni della malattia, i genitori mamma casalinga e papà onesto lavoratore, non avevano i mezzi economici necessari per fargli effettuare il delicatissimo intervento chirurgico necessario, presso uno dei pochi centri al mondo capaci d'eseguire tale operazione chirurgica. La generosità del popolo mazarese di allora consentì che si realizzasse il sogno di ricoverare il piccolo in una clinica di New York dove, proprio un italiano, l'alcamese prof. La Rocca, si offrì di eseguirlo. Furono celermente raccolte delle somme di denaro. Un tempo le cose si facevano per bene, infatti, chi effettuava la questua veniva scortato dai vigili urbani, per suggellare la veridicità e l'ufficialità dell'evento (allora non vi era un grande sviluppo dei mass media). Il presidente della Regione offrì il contributo di 50.000 lire, una sottoscrizione tra gl'impiegati comunali fruttò 80.000 lire. Anche l'Amministrazione comunale dell'epoca si mise a disposizione, stanziando la somma di lire trecentomila, ma per motivi tecnici di cui non conosciamo le cause, la somma, al ritorno, non venne più erogata. Il piccolo con la mamma e un parente prossimo partì alla volta dell'America con volo sella compagnia di bandiera (che non volle offrire un biglietto gratuito). Fu operato gratuitamente dal prof. siciliano il quale, pur avendo eseguito un intervento tecnicamente perfetto, per le conoscenze chirurgiche dell'epoca, dimise il piccolo annunciando alla mamma che il bambino alla pubertà avrebbe perso la vista, cosa che regolarmente avvenne. il chirurgo si prodigò anche con il presidente italo-americano del Lavoro, il quale subito rispose "Caro dottore, faccia pure l'intervento, io m'impegno a raccogliere le spese di degenza, non importa quale sia l'ammontare". Il piccolo Giovan Battista Asaro, oggi un uomo di oltre cinquant'anni, è non vedente e fa il centralinista presso il nostro Comune. Il ritorno avvenne tramite una delle navi della Compagnia Costa che offrì gratuitamente il viaggio. Le foto che seguono sono un ricordo di una commovente avventura e della generosità di un popolo, quello mazarese, che nei momenti critici, riesce a trovare la sua anima altruista e nobile.
L'arrivo dall'America
Giuseppa Catania con in braccio il piccolo Giovan Battista Asaro
Il ritorno in nave
Sala relax
In sala da pranzo
il ritorno
Il sindaco pro tempore Nicolò Bianco (1925-2002)
Accoglie nella propria stanza i signori Asaro al ritorno dal Nuovo Continente
Un gruppo d'impiegati comunali
Pino Pavia, Gaetano Tumbarello, Gaspare Mistretta, Modesto Serra, Angelo Villani (veterinario comunale), Maria Boscarino, Pino Bonanno, Francesco Carobelli, Michele Agueci
Giuseppa Catania con in braccio il piccolo Giovan Battista Asaro
Il sindaco, da buon papà, ha voluto tenere in braccio il piccolo per una foto ricordo
Don Paolo Milazzo, Valerio Bandini
Il sindaco con Elena Lombardo Barbera, corrispondente locale del Giornale di Sicilia
Una piccola folla, i rappresentanti delle forze dell'ordine (Guardia di Finanza), L'economo comunale Modesto Serra, L'assessore socialista Calogero Anselmo, l'usciere Carobelli, il papà Salvatore, lo zio Pietro Catania, e altri parenti
Due bimbe, Diana Hopps e Graziella De Gaetano, offrono al piccolo dei doni tra cui degli indumenti e dei giocattoli, in rappresentanza di tanti scolari generosi. Si notano il Ragioniere Capo del Comune Michele Agueci, il figlio della giornalista Roberto Barbera
Salvatore Asaro, Giuseppa Catania, il piccolo Giovan Battista, Elena Lombardo Barbera, Silvestro Mirasolo
Valerio Bandini (direttore del Banco di Sicilia)
Asaro, Alberto Rizzo Marino, Nicolò Bianco, Giuseppa Catania, Giovan Battista e Salvatore Asaro, Alberto Burgio, Calogero Anselmo
Foto ricordo con i rappresentanti della Stampa locale
Sulla via del ritorno a bordo della turbonave "Leonardo da Vinci". Il piccolo vede per la prima volta un giocattolo
Qualche immagine della vita di Giovan Battista
con la mamma
i primi passi
Assieme al cane guida
con un gruppo di ipovedenti e i preziosissimi cani
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